In vista della sfida di domani con il Laveno abbiamo chiacchierato con Gioele Boccato, pilastro del Victoria, capitano della prima squadra e mister dei 2009. Vediamo insieme quali sono le sensazioni a campionati avviati:

Squadra rinnovata quest’anno. Quali sono le impressioni dopo un mese e mezzo di lavoro?  Chi ti ha maggiormente colpito dei nuovi arrivati?” 

“Impressioni sicuramente positive. Siamo un gruppo molto giovane e a disposizione e da subito abbiamo cercato di seguire le idee del nostro mister. Si sta creando un ottimo rapporto tra di noi. Non c’è chi mi ha stupito più di altri perché sono tutti ragazzi forti, ovvio che il ritorno di Tatani è forse quello che mi ha reso più contento perché siamo grandi amici e compagni di reparto ma anche tutti gli altri mi hanno fatto una buona impressione e sono sicuro che ci aiuteranno tanto.”

“Considerazioni sulla categoria? Ci sono delle squadre da temere più di altre?”

“La categoria ormai la conosciamo bene. Penso ci siano 2/3 squadre attrezzate per vincere il campionato ma mai dire mai, la storia ci insegna che in questa categoria nulla è scontato e anche una squadra che inizialmente pensava di lottare per il campionato può ritrovarsi in ben altre posizioni e poi in campo si parte tutti dallo 0 a 0 quindi dallo stesso livello.”

“4 punti in 3 partite. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ti aspettavi qualcosa in più?”

“Probabilmente mi aspettavo qualcosa in più. Abbiamo lasciato dietro punti per distrazioni nostre dovute a mille cose. Stiamo lavorando sui nostri “punti deboli” per migliorare e cercare di essere sempre più preparati per la partita successiva.”

“Quest’anno è arrivata la strameritata fascia da capitano. Quali valori vuoi portare al gruppo?”

“Vorrei portare il valore di squadra e il senso di gruppo. Non sono il tipo di persona che pensa che un singolo possa risolvere tutto ma soprattutto in queste categorie i campionati li vinci, sì se sei forte ma soprattutto se riesci a creare un forte legame di squadra dentro e fuori dal campo.”

“Sei impegnato anche nell’attività agonistica come mister dei Giovanissimi 2009. Qual è la sfida più grande dell’allenare degli adolescenti?” 

“Si quest’anno è il primo anno che alleno una squadra a 11. Certamente è molto diverso rispetto all’anno scorso dove allenavo ragazzini di 10 anni perché qua ho a che fare con adolescenti che giustamente iniziano a sentirsi grandicelli e con la voglia di spaccare il mondo. Di sicuro c’è un modo diverso nell’approcciarsi ai ragazzi. Tuttavia anche con loro stiamo creando un bel gruppo e con un po’ di lavoro potremmo toglierci delle belle soddisfazioni.”

Settembre 30, 2023
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